Più di 500 pazienti ricoverati in poco meno di due mesi. È questo numero che dà contezza di quanto l'ospedale di Lodi sia stato improvvisamente investito dall'emergenza coronavirus. È un problema di fondo da risolvere in tempi strettissimi, liberare posti letto per i casi gravi, ma come? La soluzione è arrivata dalla telemedicina e dal gruppo Zucchetti, che in poco meno di una settimana, grazie anche al confronto con l'esperienza di Medici Senza Frontiere ha elaborato e messo gratuitamente a disposizione dell'ospedale un software, ZCare Monitor, con il quale è possibile tenere sotto osservazione i pazienti usciti dalla fase acuta, monitorando i loro parametri direttamente a casa. Alcuni di questi parametri vengono rilevati da dei saturimetri quali la temperatura, la saturazione, il battito cardiaco, e poi ci sono altre 15 domande che vengono fatte al paziente per capire il suo stato generale di salute. Un sistema di alert strutturato sarà in grado di avvertire il medico di eventuali situazioni di emergenza. I dati vengono raccolti o tramite call center o in automatico, grazie alla tecnologia. Il paziente viene monitorato o tramite un call center, quindi riceve delle domande da degli operatori specializzati nell'ospedale e dove oltre ai paramentri risponde appunto a queste domanda compilando un portale, oppure il paziente stesso, che è un pochino più evoluto, le persone più giovani, che possono entrare autonomamente nel portale compilano e inseriscono i loro dati. Dopo Lodi altri sei ospedali, tra cui Torino, Cremona e Pavia stanno utilizzando ZCare. Più di 700 i pazienti finora seguiti a distanza. Una soluzione elaborata anche per una fase di prericovero, per tutti quei pazienti risultati positivi al covid-19 ma che possono attendere il decorso della malattia a casa, in assoluta sicurezza. Viene mandato a casa, con il nostro sistema, un saturimetro, e in questo modo riesce a passare parte del decorso della malattia a casa, ma sempre controllato da dei dottori, che fanno capo all'ospedale. Il gruppo Zucchetti, grazie alla tecnologia di Macnil, l'azienda pugliese specializzata nei sistemi di localizzazione satellitare ha anche elaborato un'app utile per monitorare i pazienti in quarantena. Attraverso l'app, vengono trasferiti dei dati a un server centrale che può essere gestito dalla Asl, dalla protezione civile o comunque dagli organi di competenza. Possiamo sempre essere avvisati se per caso la nostra persona in quarantena va via dal proprio domicilio, per cui c'è un alert che avvisa.