“Un po' meglio, ti dà la sensazione di un po' più di libertà.” Un po' di libertà in più, la possibilità di fare attività fisica senza dover rispettare un limite di 200 metri da casa, un limite voluto in Veneto dal governatore Zaia, da lui poi rimosso con l'ordinanza di Pasquetta. Va comunque rispettato l'obbligo nazionale di restare nelle vicinanze della propria abitazione. Questo è Prato della Valle, a Padova. “Oggi ho fatto un giro un po' di più, 100 metri in più.” “Non mi fido tanto di questa decisione.” “Oggi è il primo giorno che vedo anche gente in giro più del solito. Secondo me va bene.” “Quindi lei oggi ha fatto più di 200 metri da casa?” “Se devo dirle la verità, li ho sempre fatti perché abito al Santo e vengo con il cagnolino qui. Qualche volta i vigili mi hanno anche cacciata.” “Io non li ho mai contati i metri, per dire la verità, facevo il giro del quartiere.” “E' un primo segno per un ritorno alla normalità.” Il provvedimento adottato in Veneto prevede per tutti l'utilizzo obbligatorio di guanti e mascherine. “No, non ce l'ho, sennò non riesco a respirare mentre corro.” “Sono stracontento, anche se mi ha appena fermato la polizia perché ero senza maglietta. La mascherina la metto la prossima volta, però la maglietta subito, che era urgente.” C'è chi viola l'obbligo di uscire da soli. “Abbiamo detto, facciamo uno strappo, abbiamo la mascherina tutti e due e i guanti e stiamo a distanza. Certo che, se tutti facessero come noi, non sarebbe giusto. Mi sento in colpa.” In conferenza stampa il Presidente della Regione precisa che, se le regole non verranno rispettate, è pronto a tornare indietro. Il suo è stato un atto di fiducia nei confronti dei veneti. La battaglia al virus sarà lunga, ma la riapertura di alcune attività, prevista dal decreto del Presidente del Consiglio, hanno, infatti, secondo Zaia, significato l'inizio di una nuova fase. “Penso che dobbiamo guardare in faccia la realtà. La realtà ci dice che il lockdown non esiste più e, quindi, dobbiamo investire sulla messa in sicurezza dei cittadini. Questo dobbiamo fare, perché l'alternativa è richiudere tutto. La fase due, volenti o nolenti, ci piaccia o non ci piaccia, è iniziata.”.