Uno sciopero studentesco promosso dagli studenti per la Palestina si è trasformato, a Pisa, in uno scontro cruento di piazza, con la polizia che ha utilizzato i manganelli per fermare l'avanzata del corteo, 13 feriti di cui 10 minorenni, fra gli studenti che si sono dati appuntamento a Piazza Dante, sede dell'università, per poi muoversi verso la scuola normale. Ma prima dell'imbocco della Piazza dei Cavalieri il corteo ha trovato la strada sbarrata da un cordone di agenti in tenuta antisommossa, poi sono partite le cariche. La questura ha dichiarato che il corteo non era utilizzato e il Viminale parla di difficoltà di gestione di tensione dovuti al mancato preavviso. I video diffusi sui social hanno provocato molta indignazione e numerose polemiche. Il sindaco di Pisa Conti ha annunciato di aver chiesto conto di quanto avvenuto e ha ribadito che chiunque deve essere libero di manifestare, chi viola le regole deve essere sanzionato, ma mai però, ha aggiunto, si può usare la violenza per reprimere una manifestazione di ragazzi delle scuole superiori. Stessa posizione del rettore dell'università che ha espresso sconcerto e profonda preoccupazione, auspicando che le autorità competenti intervengano per garantire la corretta e pacifica dialettica democratica. Solidarietà e vicinanza agli studenti anche da parte della normale di Pisa e del Sant'Anna, i cui vertici si dicono profondamente turbati da quanto avvenuto a Pisa e Firenze, anche nel capoluogo toscano infatti ci sono stati momenti di tensione, alcuni ragazzi hanno tentato di deviare dal percorso autorizzato per dirigersi verso il consolato degli Stati Uniti, anche loro sono stati respinti dalla polizia, cinque i feriti. Il sindaco di Firenze Nardella ha definito inquietanti le immagini delle cariche.
