"A Pisa abbiamo organizzato una piazza, in piazza Dante, da cui siamo partiti in passeggiata per la città, siamo subito stati bloccati dalle Forze dell'Ordine, schierate davanti a piazza dei Cavalieri; hanno caricato la mobilitazione che era assolutamente pacifica, ma determinata ad andare avanti nelle strade di questa città per portare solidarietà al popolo palestinese. La Polizia ha caricato, ha spaccato diverse teste a dei ragazzi e ragazze." Parlano gli studenti raccontano con i loro modi e termini misti alla paura e alla rabbia di quella che senza giri di parole definiscono un'aggressione subita dalle Forze dell'Ordine durante la manifestazione a sostegno della Palestina. "Siamo partiti per una passeggiata in città. Inizia così il racconto di questa ragazza che con rabbia ripete la sua versione e aggiunge nonostante tutto non ci hanno fermati. La polemica deriva dall'uso della forza contro universitari e ragazzi delle superiori durante due diverse manifestazioni, a Pisa e a Firenze, le immagini fanno in fretta il giro di televisioni e web. I genitori dei ragazzi coinvolti non ci stanno e gridano vergogna. La mamma di una di loro scrive "Disgusto, mia figlia non poteva difendersi" Al di là delle condanne e delle sentenze gli studenti di altre città si riuniscono in assemblee condannano gli episodi e chiedono le dimissioni del Ministro Piantedosi. "Non è possibile in un paese come l'Italia che ha delle forti garanzie costituzionali sulla libertà di opinione e di manifestazione del pensiero che delle studentesse e degli studenti, dei lavoratori, dei cittadini vengano picchiati impunemente quando appunto esprimono un'opinione." "Noi vogliamo chiedere oggi le dimissioni del Ministro Piantedosi o comunque manifestare contro il Ministro Piantedosi perché quello che è successo a Pisa e Firenze di per se e per se assurdo. Quei ragazzi erano disarmati, si vede anche dei video fatti, erano tutti volto scoperto. Quello che è successo là è assurdo.".