Ieri è stato l’anniversario dalla morte di Gianni Rodari. Sono quarant'anni che quel genio assoluto, ci ha lasciati. Io voglio, appunto, tornando un po’ a questa parolina magica di cui a volte si abusava ma che invece è importantissimo comprenderne il significato, che è la parola “felicità”, voglio, appunto, rubarli due righe. C'è “Il libro dei perché” che è molto bello il famoso “Il libro dei perché” di Gianni Rodari, a un certo punto si chiede: Vorrei sapere in che consiste la felicità e se si può essere felici tutta la vita. Per essere sicuro di non sbagliare a rispondere sono andata a cercare in un grosso vocabolario la parola “felicità”, ed ho trovato che significa ‘essere pienamente contenti per sempre e per lungo tempo’. Ma come si fa ad essere pienamente contenti con tutte le cose brutte che ci sono al mondo e con tutti gli errori che facciamo anche noi ogni giorno dell'anno. Ho chiuso il vocabolario e l’ho rimesso in libreria, con molto rispetto perché è un vecchio libro e costa caro, ma è ben deciso a non dargli retta. La felicità deve essere per forza qualche altra cosa. Una cosa che non ci costringa ad essere sempre allegri e soddisfatti e un po’ stupidi, come una gallina che si è riempita il gozzo. Forse la felicità sta nel fare le cose che possono arricchire la vita di tutti gli uomini, nell’essere in armonia con coloro che vogliono e fanno le cose giuste e necessarie. Allora la felicità non è semplice e facile come una canzonetta. È una lotta, non la si impara dai libri, ma dalla vita e non tutti vi riescono, quelli che non si stancano mai di cercare, di lottare e di fare vi riescono e credo che possano essere felici per tutta la vita.