L'applauso della folla, davanti alla clinica del Sacro Cuore, segna la fine dell'incubo. Dopo 3 ore Sofia può tornare tra le braccia della sua vera mamma, dalle quali era stata portata via con l'inganno da Rosa Vespa, la 53enne finta infermiera che dopo aver passato 9 mesi a simulare la gravidanza aveva ora il neonato da esibire ad amici e parenti che le avevano creduto. Il video che la riprende mentre assieme al marito, il senegalese Acqua Moses, porta via la bambina è la traccia da cui partono poco dopo le ricerche della Polizia, che guidate anche dalle segnalazioni dei cittadini conducono gli agenti a casa della coppia, poco fuori Cosenza, dove era già in corso la festa per l'arrivo del piccolo. La donna, che aveva sempre detto di aspettare un maschietto, l'aveva cambiata lungo la strada vestendola d'azzurro, preannunciata via Facebook. "L'atmosfera che avete trovato in quella casa nel momento in cui siete entrati?" "L'atmosfera, che però poi come un'ondata di gelo è cambiata assolutamente in maniera repentina, è stata quella di accoglienza, né più né meno di quella che può essere una normale festa per la dimissione di un bambino appena nato dall'ospedale e della coppia di genitori che rientrano. Quindi: parenti più stretti, preparativi e festa. Arrestati i coniugi, le indagini ora proseguono per chiarire i tanti punti ancora oscuri della vicenda mentre Sofia, tornata tra le braccia della sua mamma, lascerà presto l'ospedale. "È stato un icnubo. Tutta la Calabria si è data da fare per trovare la mia bambina: poliziotti, carabinieri e tutte le forze dell'ordine, tutti quanti". "Ti sono stati tutti vicino? So che, anche, insomma, c'è stata una poliziotta che è stata sempre lì accanto a te". "Samantha. Samantha, un angelo".