Due molotov artigianali lanciate nel parcheggio del Commissariato Prenestino di Roma, una lettera contenente un proiettile recapitata al direttore del quotidiano Il Tirreno. Dopo le manifestazioni e gli scontri di sabato, si inaspriscono le dimostrazioni dei gruppi anarchici che protestano per esprimere solidarietà ad Alfredo Cospito, ritenuto di essere l'ideologo della FAI, Federazione Anarchica Informale. Detenuto da 10 anni, da maggio posto al 41 bis per aver avuto uno scambio di comunicazioni con altri anarchici e da 101 giorni in sciopero della fame, nel carcere di Sassari. Proteste a Roma e a Torino, dove gli appartenenti a gruppi anarchici sono scesi in piazza. Lanci di bottiglie e tavolini ribaltati nel cuore della Capitale, a Trastevere, diverse le cariche delle forze dell'ordine e 41 le persone denunciate. A Torino nella notte sono stati incendiati i cavi elettrici che alimentano i ripetitori installati sulla collina, prima ancora a Berlino era stata presa di mira l'auto di un funzionario dell'ambasciata italiana, a Barcellona era stato colpito il consolato e lo scorso dicembre ad Atene era stata presa di mira la prima consigliera dell'ambasciata. Il governo non arretri sul 41 bis, chiede il sindacato di Polizia Coisp. Le pene non devono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità, dunque si revochi il 41 bis e lo si trasferisca dove ci sia più attenzione alla cura, chiede invece l'Associazione Antigone. Per Cospito, che sta scontando condanne per la gambizzazione, nel 2012, del dirigente di Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi e per l'attentato del 2006 alla Scuola allievi Carabinieri di Fossano, che ha perso 40 kg ed è in condizioni di salute precarie, è attesa la discussione in Cassazione sul ricorso contro il 41 bis il prossimo 7 marzo. Sul caso risponderà anche il Ministro della Giustizia Nordio in commissione, mentre si attendono nuove proteste e dimostrazioni.