Assistito ad horas, monitorato con la massima assistenza possibile, così come ha ribadito il Ministro della Giustizia Nordio, Alfredo Cospito appare lucido al consigliere regionale della Lombardia, Michele Usuelli, al quale dice: io voglio vivere. Le sue condizioni fisiche, sebbene abbia cominciato a rifiutare anche gli integratori, prosegue invece una terapia farmacologica, non richiedono alcun trasferimento in un ospedale esterno, i suoi parametri sono ancora nella norma. Al momento, oltre allo zucchero chiesto al suo ingresso, il 55enne da 105 giorni in sciopero della fame, non avrebbe fatto altre richieste e resta nella sua cella, nel padiglione servizio di assistenza integrata, l'ex centro clinico in cui sono passati anche boss del calibro di Totò Riina. Nel frattempo, si susseguono le iniziative degli anarchici: eccoli che manifestano sul lungotevere a Roma, davanti al Ministero della Salute. Nelle prossime ore, sempre nella Capitale dove la vigilanza è massima, è in programma un'assemblea pubblica a La Sapienza, e sabato un corteo non autorizzato. Sempre sabato a Milano, ci sarà un presidio davanti al carcere di Opera, proprio dove una troupe è stata aggredita da un gruppo a volto coperto, che lanciava oggetti contro l'Istituto.