Non puoi camminare e sogni di sciare, senti il freddo tra le dita e l'aria gelida sul viso e capisci, che sei in piedi e se stai sciando davvero, non è un sogno e sorridi, alla neve, al sole, a chi ti sta di fronte e ti accompagna in questa discesa, di una vita in salita. Narcisa ha 18 anni e scia da quando ne aveva sei, a causa di una paralisi cerebrale infantile, da sempre, è su una sedia a rotelle, ma grazie a questa tavola particolare, riesce a fare snowboard, piste blu, rosse e persino nere, le barriere scompaiono e resta solo il bianco della neve. "È sempre fantastica l'emozione che provo verso la velocità, perché vai veloce, il vento in faccia, soprattutto perché sto in piedi, io che sono sempre seduta, è fantastico." "È anche un po' stancante". "Sì, ma fa anche bene, mi fa bellissimo alle gambe e ai muscoli, è come se stessi facendo fisioterapia". Si chiamano B.A.S.S. Borney adapt snowboard systems e prendono il nome da chi li ha inventati, il maestro di sci Andrea Borney, presidente dell'LYMPH Foundation, che da tre lustri, qui in Val Veny a Courmayeur, regala l'emozione dello sci a ragazzi e adulti, che hanno qualsiasi tipo di disabilità. "I movimenti è lei che deve farli?" "Io semplicemente li assecondo e la aiuto, per esempio a livello percettivo, toccandola e aiutandola, se lei non fa il movimento corretto, ma la curva viene proprio perché io sono in sintonia con le forze fisiche, le rispetto e faccio movimenti adeguati per cui è lo snowboard che gira da solo". La stampante 3D crea pezzi in fibra di nylon e carbonio, che compongono questi ausili, Andrea li progetta e li costruisce nel suo laboratorio sulle piste, pochi metri quadrati, tanto genio, pazienza e generosità. "Quando vedi una persona che normalmente è privata di certo opportunità, che invece riesce a esprimersi e vedi che piange, che urla di gioia, le sue emozioni sono anche le tue emozioni, per cui non cambierei il mio lavoro con nessun altro lavoro al mondo". Sembra un tango e un po' lo è. È armonia che scivola, Narcisa conduce e si fa condurre, finché non riuscirà a ballare da sola. "È il mio sogno, sciare da sola sarebbe fantastico". "Ci vediamo quando scii da sola?" "Ovviamente. E scierò da sola, ne sono sicura".