La speranza è grande, i primi risultati hanno evidenziato una forte risposta immunitaria è un buon profilo di sicurezza. Il vaccino realizzato, prodotto, brevettato, da una società con sede a Castel Romano ha superato i test preclinici effettuati sia in vitro che su animali. A tre mesi dalla fine della fase emergenziale e a sei dall'inizio della pandemia di Covid 19, l'Istituto Lazzaro Spallanzani è pronto a cominciare la sperimentazione su 90 volontari del primo vaccino contro il coronavirus. Si comincerà il 24 agosto, ma entro lunedì dovranno arrivare le candidature, seguendo le indicazioni riportate sul sito internet dello Spallanzani. Alla piattaforma vaccinale italiana supportata dal Ministero della salute hanno collaborato l'Istituto nazionale malattie infettive e il Cnr, il Ministero dell'università ha finanziato con 3 milioni di euro il protocollo che ha dato il via al progetto. I volontari su cui testare le dosi di vaccino anti-covid saranno sottoposti a visite mediche da parte di équipe cliniche appositamente formate. I 90 volontari saranno suddivisi in due gruppi per età, 45 tra i 18 e i 55 anni, altrettanti di età tra i 65 e gli 85 anni. Ciascun gruppo sarà suddiviso in tre sottogruppi di 15 persone, a ciascuno dei quali sarà somministrato un diverso dosaggio di vaccino. Durante la prima fase ad uno dei volontari sarà iniettata una dose di vaccino e successivamente ogni paziente sarà sottoposto a sette controlli, l'ultimo dopo 24 settimane. Se i risultati di questa fase saranno positivi, la seconda potrebbe iniziare già in autunno su un più elevato numero di volontari, sia in Italia che in altri paesi.