L'esempio in mondovisione lo ha dato il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, prestando davanti alle TV il braccio presidenziale al vaccino, scelta mediatica che molti in Italia sono pronti a fare; l'ultimo a lanciare l'appello è il sindaco di Milano, Beppe Sala: credo che chi oggi abbia responsabilità politica, deve sentirsi la responsabilità di dire, senza se e ma, che si vaccinerà, mi pare veramente il minimo. Io lo faccio con convinzione Dal Quirinale, da settimane, è filtrata una posizione assolutamente favorevole di Sergio Mattarella vaccinazione, senza però scavalcare le categorie a rischio. Il premier Conte è pronto, non c'è un orientamento per l'obbligo del vaccino, dice, ma lo raccomandiamo. Io lo farò senz'altro. Chi, per ruolo istituzionale, ha dovuto alzare le difese contro il Covid19, è pronto a farsi iniettare l'antidoto in pubblico, fa sapere il Ministro della salute, Roberto Speranza; il segretario del PD, Zingaretti che il coronavirus lo ha avuto nel marzo scorso, fa sapere di essere pronto a farsi vaccinare indiretta: "mi metto in fila". Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, si accoda "anche io", dice. "La trovo un'ottima idea, presente!" esclama il Ministro degli Esteri Di Maio; con il consueto piglio comico, Grillo ironizza dei vaccini: "li sto aspettando tutti, li vorrò fare tutti insieme in un'unica silurata". Sul vaccino il centrodestra non è compatto: Silvio Berlusconi è pronto a fare la sua parte, "anche se penso che il mio fisico già disponga degli anticorpi, visto che sono guarito dalla malattia nei mesi scorsi; sono disposto anche a farlo pubblicamente davanti alle tv". Più tiepida la posizione del leader della lega, Matteo Salvini, che ritiene importante spiegare, educare, accompagnare, mai obbligare. Gli fa eco l'alleata, Giorgia Meloni "lo farò, quando me lo dirà il medico di base; questa cosa che i politici debbono farlo per primi, rischia di sembrare solo un espediente per passare davanti agli altri".