Covid, a Fiumicino tampone ai passeggeri dalla Cina

"La situazione è terribile, al momento, in Cina nel senso che sono tutti, ma veramente tutti ammalati e in qualsiasi città dove si va, insomma, è una strage in questo momento. Cioè tutti tossiscono, il catarro, i bambini, adulti tutti quanti". È il racconto di uno dei 49 passeggeri del primo volo arrivato a Roma dalla Cina, sottoposto ai controlli stabiliti dall'ordinanza del Ministero della Salute. "I controlli sono stati abbastanza veloci". Sono due i voli atterrati a Fiumicino in questo primo giorno di controlli. In tutto circa 230 passeggeri. Qui a Fiumicino i test vengono eseguiti nel terminal 5 subito dopo lo sbarco in un'area dedicata e non accessibile a persone non autorizzate. Se al tampone si risulta negativi si può uscire liberamente, chi invece risulta positivo al test rapido deve farne un secondo molecolare che in caso di ulteriore positività sarà sequenziato allo Spallanzani. In attesa dell'esito si devi rimanere in isolamento fiduciario. "Se va fatto, si fa. Si fa". Chi esce può tirare un sospiro di sollievo, dopo un viaggio lungo 15 ore, con la mascherina sempre indosso. "Si io sono negativo". Dai primi controlli, qui a Roma, è risultato positivo il 10% dei passeggeri. L'Assessore regionale alla sanità del Lazio parla comunque di errore nel sottovalutare le notizie che provenivano da giorni dalla Cina. "Siamo in un livello di allerta tale che dobbiamo procedere a fare i tamponi per capire, innanzitutto, l'incidenza dei casi positivi, come prima cosa, e come seconda cosa il tipo di varianti".