La campagna vaccinale è solo all'inizio. La crescita dei contagi preoccupa, il Governo pensa a una stretta per le regioni con il nuovo Dpcm dal 16 gennaio. L'ipotesi è fare scattare la fascia rossa con 250 casi di positività ogni 100mila abitanti. Ma il Presidente dell'Emilia Romagna e della Conferenza delle regioni è contrario. Quel limite non l'ha chiesto nessuna Regione e se volete la mia impressione quel limite non entrerà. Stefano Bonaccini fa visita al punto vaccinale di Modena, ringrazia per il loro lavoro medici, infermieri e volontari. L'Emilia Romagna, afferma, è la regione in cui si vaccina di più. I Presidenti di regione chiudendo le scuole non si rendono conto che creano un danno al Paese, ha detto il Ministro dell'Istruzione, sottraendo al Paese le competenze dei giovani nel futuro. È il Ministro della Pubblica Istruzione, quindi comprendo perfettamente, fa parte però di un Governo dove tra gli stessi Ministri le opinioni non erano tutte coincidenti da quello che abbiamo capito. Dopodiché, come dire, credo comprenda che se su 20 Presidenti quasi la totalità ha preferito rinviare compresi tanti che sono in zona gialla, quindi con meno contagi di quelli che abbiamo avuto nelle ultime settimane, non possiamo essere tutti quanti sciaugurati, quindi lavoriamo insieme. Abbassiamo il tono delle polemiche che non servono a nessuno. E proviamo a lavorare per riaprire le scuole il prima possibile. Covid e crisi economica, l'appello al Governo: bisogna fare ripartire crescita e investimenti. Insieme a Zaia, Fontana, Spirlì, Musumeci abbiamo deciso di chiedere al Governo che coloro che sono colpiti ulteriormente, penso ai bar e ristoranti, possano ricevere il prima possibile questi ristori. Per questi recovery fund va discusso, macinato, approvato, messo in campo il prima possibile. Ho chiesto un incontro a nome di tutti al Presidente del Consiglio Conte, non ho dubbi che ci sarà nei prossimi giorni, insomma spero si risolva la crisi di governo evidentemente, perché tutto servirebbe meno che il Paese precipiti in un momento in cui dobbiamo correre per mandare all'Europa i progetti che serviranno per questo grande rilancio da oltre 200 miliardi di euro. Spero si mettano d'accordo e si riparta il prima possibile, perché lo dico non nell'interesse dei singoli partiti cui non me ne frega niente, lo dico nell'interesse dell'Italia.