Un milione di presenze nel 2019, dopo il Colosseo, il secondo sito per numero di visitatori del Lazio e tra i primi dieci in Italia. Civita di Bagnoregio, nonostante flussi al momento ridotti, in appena due settimane dalla riapertura, dopo il lockdown, ha già ospitato qualche migliaio di visitatori. Arrivano soprattutto da Roma, ma ormai, con la libera circolazione, anche tra le Regioni, e la possibilità per i turisti dell'area Schengen di entrare in Italia, l'attesa è alta. Ci aspettiamo di continuare così, perché chiaramente dal punto di vista economico, anche per le attività, è stato un sospiro di sollievo dopo 3 mesi davvero difficili. Arroccato su una collina, minacciata dalle frane nell'erosione, per raggiungere il borgo bisogna attraversare questo ponte lungo 300 metri, che arriva fino alla porta di accesso del centro storico. Il sito, candidato a diventare Patrimonio dell'Umanità, è pronto ad accogliere i visitatori e a consentire loro una visita in pieno relax e soprattutto in sicurezza. In questo, devo ringraziare la nostra Croce Rossa Italiana, perché ha messo a disposizione dei volontari che misurano la temperatura corporea agli ingressi, ci sono ingressi contingentati. È stato giocoforza fare un piano che, fino ad oggi, ha consentito di arrivare a Civita in tutta sicurezza e consentire al nostro turista di non aver paura di fare la visita in questo posto meraviglioso. I Civita bond, mi spiega, cosa sono? È la possibilità di acquistare dei biglietti, dei pacchetti di biglietti a uno sconto del 40 per cento, quindi un'obbligazione vera e propria, se vogliamo, che ha un prezzo nominale sempre di 5 euro, ma chi compra paga soltanto 3 euro. E così, la città che muore, meraviglioso gioiello dell'alto Lazio, al confine con l'Umbria, con i suoi poco più di 10 abitanti, aspetta. A sperare nella ripresa sono soprattutto i commercianti. Diciamo che siamo abbastanza fiduciosi, una leggera ripresa già si vede. Stiamo ripartendo piano piano, speriamo nel futuro. Per noi e per dar lavoro alle persone. Civita di Bagnoregio, più che altro è un'esperienza, ma fragile, da proteggere ed è per questo che sono previste forme di accesso controllato adesso più che mai. Forse, questo è il momento migliore per perdersi tra le strade strette e le piccole piazze di un luogo dove il tempo sembra essersi fermato.