Ingressi contingentati, una persona ogni 12 metri quadrati, controllo della temperatura, registro delle presenze, mascherina indossata correttamente tranne durante l'attività fisica sul posto, mani igienizzate spesso, macchine sanificate con specifico disinfettante dopo ogni utilizzo. Il protocollo per la riapertura delle palestre è rigido e alcuni limiti rendono difficile la ripartenza. "Purtroppo molte palestre non riapriranno fino a settembre e qualcuna neanche a settembre. C'è una stima che dice che circa una su tre fa fatica a trovare la parte finanziaria per poter riaprire. D'altronde in 15 mesi di pandemia le palestre sono state chiuse ben 10 mesi". Proviamo a immaginare una giornata con le nuove regole e partiamo dallo spogliatoio. "Apro l'armadietto, appoggio i miei beni personali nella borsa e un sacchetto". "E poi, una volta allenati ci si può fare la doccia?" "A fine allenamento purtroppo non si può fare la doccia. Questo comporta che la distribuzione delle presenze all'interno del club, presenze che sono contingentate secondo i protocolli appena approvati, fa sì che sia la mattina prima di andare al lavoro che nella pausa lavorativa o nella pausa pranzo a prescindere le persone non possano frequentare o se frequentano devono farsi la doccia altrove. Il che significa che è prevedibile che le persone si sposteranno a frequentare durante la fascia serale". Niente uso del phon in dotazione, si potranno usare solo quelli portati da casa, il desiderio di rimettersi in moto, però, è tanto.