Il cambiamento è lento ma c'è ed è ormai un dato certo. I contagi in Italia tornano a risalire, complice il diffondersi della variante Delta, più di 2 mila i casi registrati dall'ultimo bollettino, per un tasso di positività pari all'1,3%. Ormai dalla fine di giugno, la curva dei contagi ha ripreso a salire, anche se ancora le conseguenze dell'aumento non si fanno sentire sulla pressione ospedaliera, che resta bassa. Del resto dando uno sguardo all'estero, ci troviamo ben lontani dal picco di nuovi casi registrati in altri Paesi come Regno Unito, Paesi Bassi e Spagna. Per quanto riguarda la campagna vaccinale, si procede a ritmo costante, con una media giornaliera al di sopra delle 500 mila dosi. Quello che è cambiato è la tipologia delle somministrazioni, ormai la stragrande maggioranza dei vaccini sono richiami, il contrario di quello che accadeva poco più di un mese fa. Eppure, ampie fasce restano ancora scoperte, più del 74% dei giovanissimi, tra i 12 e i 19 anni, non hanno ancora ricevuto la prima dose e quasi la metà dei 20enni, devono ancora vaccinarsi. Per quanto riguarda la popolazione più anziana, il 30% degli over 60, non è ancora completamente immunizzato. È una percentuale elevata, soprattutto se paragonata a quelle di Portogallo e Regno Unito, Nazioni dove la variante Delta è prevalente. È di fronte a questi dati, che il nostro Paese per spingere le vaccinazioni e circoscrivere il contagio, si trova ora a discutere sull'opportunità, di un nuovo Green Pass all'italiana.