È arrivato da pochi giorni, è bivalente, copre la prima variante e quella Omicron1 e viene usato solo per le terze dosi per chi ha più di 12 anni o per il booster successivi dedicati agli ultrasessantenni e fragili. Era atteso da tempo eppure potrebbe essere somministrato per pochi giorni: "In questo momento abbiamo ricevuto le prime forniture del vaccino Pfizer adiuvato a Omicron B1, quindi copre la versione originale, diciamo così, del vaccino oltre alla versione Omicron B1. È una nuova formulazione che è stata resa disponibile dall'inizio di questa settimana e che abbiamo iniziato a somministrare da ieri. La fine della settimana prossima dovrebbe arrivare, perché è stato approvato ieri da AIFA, invece la nuova formulazione del vaccino che copre anche le varianti B4 e B5." Le somministrazioni procedono a rilento, gran parte della popolazione è completamente vaccinata o ha contratto il virus negli ultimi sei mesi ci spiega il Professore Sergio Abrignani. È a lui che giriamo la domanda che in tanti si stanno ponendo. "Se la domanda è se è meglio il vaccino Omicron1 o quello Omicron5 chiunque le dirà che è un po' meglio quello Omicron5, quello non c'è dubbio. Quindi dipende da quanto circola il virus, da quanto la persona è fragile, che bisogna decidere. Quindi la miglior cosa è consultarsi col proprio medico, capire quanto fragile sono e se sono molto fragile vaccinarsi subito con Omicron1." Ma cosa ci dobbiamo aspettare per i prossimi mesi? "E se rimane Omicron5? Io sono ottimista che lo controlleremo. Perché il punto e controllarlo, non lo fai scomparire. Controllare vuol dire che abbiamo accettato ciò che all'inizio era inaccettabile perché di avere... Ad esempio dal primo gennaio di quest'anno al 31 agosto, sono morti 38.100 italiani di Covid.























