Se crescono i contagi, aumentano i ricoveri, che a loro volta si portano dietro i decessi. Il reparto di Malattie Infettive di Careggi, è sempre stata la prima casella da riempire. Dopodiché, con assetto variabile, si sono aperte e chiuse, nelle altre degenze, le aree Covid. Questo è il momento di riaprirle. In Toscana più di 600 sono i pazienti ricoverati, di cui 104 si trovano nel grande ospedale di Firenze. La maggior parte non è qui per l'infezione. La completa vaccinazione tiene alla larga dai drammatici problemi di saturazione e dalle terapie Intensive, ma questo non significa che non debba suonare un allarme. "Quello che possiamo dire, è che l'osserviamo tutti, che è un virus con questa variante altamente trasmissibile. E quindi, questo impone che dobbiamo avere la massima attenzione in questo momento epidemiologico. Questa nuova variante, ecco, non determina forme banali, forme che, diciamo così, si possono sottovalutare. Non è un raffreddore." Omicron-5 corre e anche se viene contenuta dalle risposte anticorpali, ci deve far riprendere le vecchie abitudini: distanziamento, mascherine e igienizzazioni. Attenzioni che ci proteggono, ma che servono a salvaguardare anche le strutture sanitarie: strette tra certificati di malattia, alle ferie del personale, che sono un diritto per tutti. "Ci sono dei problemi a coprire i turni e anche per questo diciamo che contenere la diffusione, aiuta anche il Sistema Sanitario.".























