La situazione clinica delle persone ricoverate non è grave come quella delle precedenti ondate, ma in Emilia- Romagna, gli ospedali sono sotto pressione. L'assessore regionale alla salute, Raffaele Donini, invita a tenere alta l'attenzione. L'impatto sugli ospedali è critico per due ragioni: primo perché appunto, la circolazione del virus è talmente elevata che la maggioranza delle persone ricoverate negli ospedali scopre di essere positivo quando entra in ospedale per altre patologie. Quindi, è ricoverato con il Covid e non per il Covid. É sempre più difficile puoi creare bolle protette negli ospedali e soprattutto il fatto che siamo oltre a mille, siamo personale sanitario che essendo infettato deve rimanere a casa isolato quindi non può lavorare. Aumenta la circolazione del virus, torna a salire la curva dell'epidemia. L'Emilia Romagna è tra le regioni in cui è possibile prenotare la quarta dose di vaccino. Abbiamo in pochi giorni già decine di migliaia di prenotazioni, siamo attorno al 38% per quello che riguarda gli over 80, quindi molto al di sopra della media nazionale, anche complessivamente rispetto alla popolazione target che per noi è attorno agli 800 mila persone; e siamo al 18% quindi doppi rispetto alla media nazionale. Da coordinatore della Commissione salute della conferenza delle regioni, Donini identifica tre nodi da sciogliere in vista della riapertura delle scuole. Le mascherine credo che siano assolutamente indispensabili per i luoghi al chiuso quando il virus circola molto e si presume che l'autunno porti una maggiore circolazione virale. Io penso che dovremmo avere tre risposte, fondamentalmente dalla comunità scientifica, dal ministero della salute e dall'istituto superiore della sanità. Il primo è che ceppo ci sarà a settembre, ottobre secondo quanto sarà ancora valida l'immunizzazione di coloro che hanno fatto il ciclo completo e poi, ovviamente, capire quale sarà il target di popolazione da vaccinare.























