E' innegabile che siamo entrati in una nuova fase di convivenza con la pandemia, una fase in cui, le restrizioni decise dai governi per tutelare la salute dei propri cittadini, si ammorbidiscono. Permettendo una convivenza più o meno pacifica con il virus. In Italia come in Europa, l'allentamento delle restrizioni procede senza intoppi. La Francia, punta alla revoca del super Green a fine marzo. In Spagna, è stato revocato l'obbligo di indossare le mascherine all'aperto, compresi i cortili delle scuole, saranno ancora obbligatori in spazi chiusi e in eventi come concerti e partite di calcio allo stadio. La Catalogna, ha revocato il coprifuoco e abbandonato il pass sanitario a gennaio, e prevede di riaprire i locali notturni da febbraio. Allentamento anche in Austria, dal 5 febbraio il coprifuoco per i locali è slittato dalle 22 alle 24, il 19 febbraio cadrà poi, l'obbligo di super Green pass per il commercio, i bar e ristoranti. Se guardiamo più al nord. Invece in Scandinavia, si è tornati ad un sostanziale liberi tutti, ed alla fine del tracciamento di massa. In Svezia, dove è scattata la revoca di quasi tutte le restrizioni, i test non saranno più gratuiti neanche per i sintomatici, ma resteranno gratuiti per gli operatori sanitari e le persone fragili. Sulla stessa linea si è orientata la Danimarca, dove il numero dei test scenderà da 500.000 al giorno a 200.000, ed entro il 6 marzo non saranno più gratuiti. Nel frattempo, la variante Omicron continua a circolare in tutto il continente, non risparmia neanche i capi di stato e di governo sono risultati positivi il Re di Spagna, la Regina di Danimarca e il Premier sloveno. Ma il picco dei contagi, sembra superato un po' ovunque e soprattutto, i sistemi sanitari stanno reggendo, grazie all'efficacia dei vaccini, e dalla minore gravità di questa mutazione del virus.