La casa comunale, con bandiere e meridiana. La Chiesa, la farmacia e le coltivazioni di kiwi lungo il torrente Bronda che divide in due il paese e dà il nome alla vallata. A Pagno, minuscolo centro di 580 abitanti in provincia di Cuneo, durante tutto il lock down si è registrato un solo caso di Coronavirus. Invece a inizio Luglio, qui si è improvvisamente acceso un focolaio. La miccia è stata un'apericena a Manta nel saluzzese, a fine Giugno, a cui ha partecipato anche una persona completamente asintomatica, ma che due giorni dopo ha scoperto di essere affetta da Covid dopo aver fatto il tampone prima di un'operazione di routine. A quel punto si è messa in moto la macchina sanitaria con le ASL di Cuneo e Saluzzo, che hanno ricostruito tutti i contatti di quella serata. Serata in cui erano presenti anche i due pagnesi che, inconsapevoli di essere stati contagiati, sono poi tornati in paese hanno continuato la loro vita di sempre. Ora qui i contagiati sono sei, tra questi il Sindaco di Pagno, Nico Giusiano, che proprio davanti al comune aveva incontrato uno dei partecipanti all'aperitivo. Io ero convinto di essere negativo. Probabilmente è qualcosa che abbiamo toccato. Avevate la mascherina? Sì, sì. Ma voi siete monitorati? È l'ASL che ci contatta. A chi è positivo va a chiedere i contatti avuti nelle ultime 72 ore o da quando ha avuto i sintomi o dall'esito del tampone. Quindi va indietro e devi fare i nomi delle persone incontrate in quel periodo. Possiamo dire che da questo punto di vista tutto ha funzionato? Tutto ha funzionato a meraviglia, perché ormai la cosa è stata circoscritta lì, è tutto fermo. Ed è stato isolato anche il focolaio di Saluzzo, altri sei contagi sempre originati da quell'affollato apericena.