La mascherina è riapparsa sui volti dei siciliani, anche nei luoghi pubblici all'aperto. Obbligatoria, sempre, non più soltanto nei luoghi affollati. Anche per spostarsi sulla spiaggia e quando si lascia la propria postazione. Ce l'hanno tutti ma non sempre la indossano. I vigili urbani invitano chi non lo fa a coprire bene naso e bocca. "Ragazzi, la mascherina!". Sul lungomare di Mondello, ancora affollato dagli abituali bagnanti e da tanti stranieri, molti non sono a conoscenza di una misura che accettano però di buon grado, come queste due ragazze irlandesi: è solo una mascherina, dicono, nessun fastidio, è per la salute di tutti. Le nuove restrizioni arrivano nel cuore di una stagione estiva che ha registrato il tutto esaurito nelle isole minori e in molte località balneari, con 2 milioni di turisti e 700.000 transiti allo scalo di Palermo nel mese di agosto. In Sicilia i turisti hanno trovato una popolazione solo in parte immunizzata e tre feste, mancato rispetto delle misure e pochi controlli i contagi, nel giro di dieci giorni hanno subito un'impennata. La vaccinazione procede a macchia di leopardo, con i numeri più bassi nella provincia di Messina, intorno al 50%, mentre la più virtuosa provincia di Palermo ha superato il 70%. Ricordando che chi viene ricoverato in ospedale nella maggior parte dei casi non ha fatto il vaccino si cerca di raggiungere indecisi e scettici, anche sulle spiagge. A Mondello nel weekend i medici dell'ASP hanno vaccinato un centinaio di persone. E da questo lunedì si può fare il vaccino anche in 57 farmacie della provincia. "Ci siamo abilitati subito per la vaccinazione, abbiamo seguito i corsi del Ministero della Sanità. Adesso ci stiamo organizzando in modo tale da poter essere un punto di accesso molto più semplice, più facile. Anche perché col farmacista c'è un rapporto di fiducia diverso".