Non è il coprifuoco ma il primo sabato sera sui Navigli a Milano dopo l'ultima ordinanza della regione Lombardia non sembra come tutti gli altri. Mentre continuano ad aumentare i contagi in tutta la regione, a Milano, in particolare, bar, ristoranti e pub si adeguano alle ultime norme: stop dalle 18.00 agli alcolici da asporto, ma anche la consumazione di cibo e bevande in aree pubbliche, vale a dire non si può più né bere né mangiare passeggiando, ma solo seduti ai tavoli, tavoli che però in questo sabato sera non sono affatto tutti occupati. Se qualcuno arriva da noi alle 18.00 purtroppo non possiamo più servirlo come facevamo prima con quella disinvoltura del dargli il panino da portar via. Non possiamo rischiare che lo si mangi per strada. Voi siete preoccupati per il vostro esercizio commerciale? Sicuramente sì. Perché noi andiamo in cassa integrazione. Già il periodo generale non è buono di meno del 50% di incassi, più altro trovarsi con i dipendenti, ragazzi, all'ultimo, dover dire si finisce a mezzanotte, per noi è una difficoltà. Chi può si organizza, chi non riesce come questa gelateria è costretto a tirare giù la saracinesca alle 18.00 con pesanti conseguenze economiche. Per tutti i locali poi la chiusura a mezzanotte. Credo che tutto quello che posso arrivare bisogna accettarlo e portarlo avanti. Il modo migliore per evitare il rischio di diffusione del coronavirus. Sta al buonsenso delle persone comunque rispettare quello che viene imposto soprattutto alla mascherina. La stretta voluta dalle regioni fino al 6 novembre, che riguardano anche lo stop agli sport di contatto a livello dilettantistico, la promozione il più possibile della didattica a distanza per le scuole superiori e il divieto di accesso ai familiari all'interno delle Rsa, punta anzitutto a regolamentare gli assembramenti di giovani e giovanissimi. Non tutti erano perfettamente a conoscenza delle delle regole delle nuove appunto norme introdotte per cui abbiamo provveduto anche a dare loro un consiglio, un'indicazione.