Nel mondo, nei primi tre mesi più duri della pandemia, sono stati cancellati 28 milioni d'interventi chirurgici, di questi 2,5 milioni per patologie oncologiche. Ma cosa è successo in Italia? Andiamo al cancer center di Humanitas che è rimasto hub oncologico della Regione, dove invece per quanto riguarda i tumori del colon-retto, in quei mesi, gli interventi sono stati uguali a quelli dell'anno precedente. "Durante i primi tre mesi della pandemia abbiamo trattato lo stesso numero di persone con tumori del colon-retto, rispetto all'anno precedente e quello che è più interessante è che non abbiamo assistito ad un aumento delle infezioni Covid intraospedaliere". Oggi che negli ospedali il personale è vaccinato e gli screening d'ingresso sono rigorosi, che cosa sta succedendo? "Oggi stiamo pagando lo scotto del ritardo diagnostico dei primi mesi della pandemia e stiamo vedendo dei casi mediamente più avanzati dei tumori intestinali. È necessario arrivare presto all'intervento per avere risultati migliori, in termini di possibilità di cura". Dalla prima ondata in poi i casi peggiorano, la mortalità aumenterà.