Dribblano con agilità prenotazioni, open day, camper itineranti. Il vaccino? No grazie. Eppure ai diritti del Green pass non intendono rinunciare. Sono quelli del magari "rinviamo a settembre", i no vax per convinzione, gli indecisi e i timorosi. Umanità varia che però del Certificato verde ha bisogno per andare in vacanza, in palestra o anche al ristorante e per averlo non resta altra strada che il certificato di esenzione dal vaccino, richieste che ai medici di famiglia arrivano con sempre maggiore frequenza, ma i numeri al momento non sono così alti. "Qualcuno effettivamente c'è e spesso sono motivazioni, tutto sommato, che non giustificano una esenzione. Essenzialmente si parla di allergie, d'intolleranze, di patologie familiari." Esiste un elenco di patologie per le quali l'esenzione è prevista: reazione allergica grave dopo la prima dose o ad esempio una miocardite. Ma è una rete a maglie abbastanza larghe e in sostanza ricade sui medici di famiglia il compito di certificare l'inidoneità del paziente alla vaccinazione. "È importante del medico di medicina generale o il medico vaccinatore non venga lasciato solo ma abbia comunque un supporto anche di tipo specialistico." L'esenzione da circolare del Ministero della Salute sarà valida fino al 30 settembre, ma se venisse prolungata potrebbero iniziare ad arrivare le richieste di esonero del personale scolastico contrario al vaccino. "Noi temiamo un pochino questa fascia, che è una fascia relativamente giovane e dobbiamo un po' lavorare su questo per cercare di identificare bene chi realmente può avere qualche problema." Ulteriori difficoltà, dopo l'attacco hacker che ha bloccato i server della Regione Lazio, al momento è infatti impossibile per il medico vaccinatore trasmettere alla Regione la certificazione relativa all'eventuale esenzione.