Sui cartelli il senso della protesta dalla parte dei più fragili con le parole, con i fatti, in assenza di rinnovi circa 2700 lavoratori assunti per la ricerca del lavoro dei beneficiari del reddito di cittadinanza, erano quasi 3000, 18 mesi fa in 300 hanno cambiato lavoro. Ora rischiano di rimanere disoccupati. Si rischia di perdere un piccolo patrimonio su tutto il territorio nazionale, che è stato creato in questi mesi attraverso questo percorso lavorativo formativo, ma soprattutto umana e professionale. Vogliamo continuità occupazionale. Pensiamo che il nostro ruolo sia importante, quasi direi imprescindibile per il futuro delle politiche attive del lavoro. Si riuniscono davanti a Montecitorio i navigator reclutati dall'agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, hanno in media 35 anni. Sono tutti laureati. Il contratto da consulenti operativi nei centri per l'impiego prevede una retribuzione di 27000 euro all'anno lordi, 1400 al mese più 300 di rimborso spese. Hanno in dotazione un iPad, un personal computer, selezionati con un maxi concorso poi formati ora non vogliono essere lasciati a casa, soprattutto in vista del termine per lo sblocco dei licenziamenti. Ci occupiamo di politiche attive del lavoro. Accompagniamo le persone nella ricerca e nell'orientamento nel lavoro, quindi li accompagnano anche nel capire cosa fare della loro vita. Lavoro proprio con i beneficiari. Noi svolgiamo anche un lavoro di scouting di domanda del lavoro. Siamo stati selezionati e formati, siamo assunti e lavoriamo con fondi pubblici. Vorremmo insomma che ci fosse un pensiero, una progettualità più ampia.