La wedding valley pugliese riapre i battenti, ma almeno all'inizio matrimoni e cerimonie non potranno rispettare tutti i canoni della tradizione. Il protocollo della Regione, approvato dal CTS, prevede infatti limiti importanti. Il numero degli invitati, tanto per cominciare, dovrà essere commisurato alle dimensioni della sala, con i tavoli distanziati di almeno 2 metri. Quindi il pranzo, che potrà essere in modalità buffet con somministrazione da parte del cameriere, ma non self-service. Infine il ballo, 15 minuti al massimo se al chiuso. Per essere ammessi al banchetto bisognerà essere muniti di Green Pass, va bene anche la prima dose se sono trascorsi 15 giorni. Scontato, ma val la pena sempre ribadirlo, l'obbligo della mascherina tranne che a tavola. "È un protocollo valido oggi per poter far partire immediatamente il settore, praticamente fra 15 giorni. Si spera che con l'avanzamento e con il miglioramento della situazione epidemiologica magari si possano ancora fare ulteriori ritocchi a questo protocollo". Si parte, dunque, il 15 giugno ma l'eredità lasciata dall'emergenza Covid resta pesantissima. Solo qui in Puglia lo stop ai matrimoni è costato qualcosa come un miliardo di euro. Rialzarsi non sarà facile e servirà anche il contributo degli stranieri, che negli ultimi anni avevano premiato questa Regione.