Mariuccia, 82 anni, Ugo 88, arrivano molto presto. Luciana di anni ne ha 90. Tra over 80 e fragili over 60, rispetto ai giorni precedenti, nei centri vaccinali c'è più movimento, anche se le cifre non sono paragonabili con quelle di qualche mese fa. "Facciamo la quarta dose". "Appena è stato possibile prenotare, siete venuti anche per passare una Pasqua più serena?" "E certo. Sì, sì. Abbiamo chiamato ieri, subito. Per oggi ce l'hanno dato." "Ho telefonato subito, perché ho detto: se si ha da fare, si fa." "Che cosa ha fatto oggi?" "La quarta." "È venuto il primo giorno utile?" "Si." "Ho una patologia particolare e quindi sono venuto subito." "Appena ho visto la notizia al TG, avevo in mano il telefono e ho provato a prenotare e sono riuscita immediatamente." Le quarte dosi, oltre a over 80, e over 60 fragili, sono riservate anche agli ospiti delle RSA, a patto che non abbiano avuto il Covid dopo il primo booster e a 120 giorni di distanza. "Hanno iniziato a prenotarsi oltre 200 persone per ottenere il secondo booster. È un piccolo segnale forse di qualcuno che vuole mettersi in sicurezza. È anche vero che sono le persone più motivate, quello che più credono nella vaccinazione come strumento di prevenzione, che si iscrivono immediatamente, ogni volta che parte una nuovo andata vaccinale." Se la campagna vaccinale procede al rilento, pesa anche il flop di Novavax, che non ha convinto gli indecisi e la bassa percentuale di bambini con due dosi. "Abbiamo avuto uno stop anche con i bambini. In realtà siamo fermi al 38% di popolazione vaccinata nell'età compresa tra i 5 Ei 11 anni, una percentuale ancora molto bassa. Tra i bambini il virus circola molto." Intanto, secondo l'ultimo rapporto pubblicato dall'Istituto Superiore di Sanità, in Italia fino al 30 gennaio e dall'inizio della campagna, i vaccini hanno evitato 150mila morti e 500mila ospedalizzazioni e 8 milioni di nuovi contagi.