C'è una diffusione importante che riguarda la stragrande maggioranza delle regioni italiane che pone i sistemi sanitari di queste regioni sotto pressione, perché di fatto quasi in tutta Italia è stata superata la soglia del 30% per le terapie intensive e purtroppo i casi sono in aumento. Stiamo nella seconda ondata, che però è un'ondata che rimane alta, non riusciamo ad appiattirla e il problema è se risale, appunto, ci fa entrare in questa che possiamo chiamare terza ondata, però di fatto noi siamo ancora in pieno della seconda ondata. Quello che sta succedendo in tutta Europa è che questa variante inglese purtroppo si sta diffondendo e noi dobbiamo essere pronti a prevenirla.