"L'attività è rivolta soprattutto a capire nel caso di positività se le varianti che hanno le persone che arrivano dalla Cina, sono varianti come quella più diffusa oggi che è Omicron, già presenti sul territorio nazionale e sulle quali i vaccini che sono stati utilizzati, danno una ottima copertura per evitare una malattia grave e le ospedalizzazioni, che è la cosa che ci interessa di più".























