Mascherina o non mascherina? È l'ultimo dilemma della scuola quando manca meno di un mese alla campanella finale. E, come spesso accaduto in questi anni di pandemia, ancora una volta è un tutti contro tutti. La politica si divide, ma a dividersi è anche la scienza. L'obbligo va abolito -sintetizza il Presidente Giovanni Toti- che annuncia che la Liguria è pronta a portare la richiesta in conferenza Stato-Regioni. «Più di 30 gradi e obbligo di mascherina per ore anche se seduti al banco? Non ha senso», tuona il leader della Lega Matteo Salvini, mentre il Sottosegretario all'Istruzione, il leghista Rossano Sasso, propone di circoscrivere l'obbligo solo al momento in cui ci si alza dal banco, si entra e si esce da scuola. Le occasioni, insomma, in cui si rischia maggiormente il contagio. La decisione finale -aggiunge- spetta però al Ministro della Salute Roberto Speranza. Ministro che replica subito: «decide la scienza, non la politica». Anche se lo stesso Sottosegretario alla salute Andrea Costa, ai nostri microfoni, invita ad una riflessione per togliere le mascherine a scuola da subito. E poi c'è la scienza, con orientamenti contrastanti. «L'Italia è l'ultimo e unico Paese nell'Unione Europea ad avere ancora l'obbligo di mascherina a scuola. È anacronistico e fuori dal tempo», intreviene Matteo Bassetti, Direttore Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova, mentre Fabrizio Pregliasco, docente dell'Università Statale di Milano, sottolinea: «la mascherina è stata una garanzia per le lezioni in presenza, io andrei avanti come previsto».