"Sottosegretario Sileri. Intanto la variante Delta che preoccupa, quanto nel nostro paese, a che punto siamo e soprattutto quanto la stiamo cercando, il tema e anche quello, no?" "Per quanto riguarda la variante Delta i numeri, ovviamente, come prevalenza sono aumentati e continueranno ad aumentare, come dissi già qualche giorno fa. È evidente che tenderà a sostituire, così come avvenuto nel Regno Unito, la variante inglese. Quindi sostituirà anche da noi, diciamo, il virus che in questo momento sta circolando. Il nostro compito qual è? Rallentarne, quanto più possibile, la diffusione, ovviamente, riducendo le chance che possa giungerne altra sul nostro territorio nazionale, vedete ad esempio la quarantena imposta dal Regno Unito, e allo stesso tempo rafforzare il tracciamento per limitarne i casi ma è inevitabile che, qualche settimana da oggi, queste percentuali saranno destinati a crescere. Nel mentre questo rallentamento deve, diciamo, consentire una più rapida vaccinazione, anche con le seconde dosi, affinché, diciamo, questa variante non faccia danni. Così come nel Regno Unito si è visto che è vero che vi sono più casi ma sono prevalentemente in coloro che non sono vaccinati o che hanno ricevuto la prima dose e qualcuno anche la seconda dose ma, ovviamente, per coloro che sono vaccinati e che hanno ricevuto la seconda dose, soprattutto la seconda dose, gli effetti clinici di questa variante sono limitati. Continuiamo ad osservare ciò che accade nel Regno Unito che è più avanti di noi, purtroppo, con questa diffusione della variante, mutuiamo la loro esperienza per prendere provvedimenti laddove necessario".