"Da una parte ci sono le cifre, il tasso di positività al 15% quasi 100000 nuovi casi di cui solo 0,8 in ospedale. Dall'altra la responsabile dei nuovi contagi,Omicron, nelle sue sotto varianti, che hanno trainato la quarta ondata". "Dall'autunno al dicembre scorso è emersa questa variante Omicron, che è molto diversa dalle precedenti, è in grado di superare la barriera vaccinale, mentre tutte le altre non erano in grado di farlo. Però, ha dimostrato caratteristiche cliniche di attenuazione di infezioni più lievi". "La situazione negli ospedali non è paragonabile a un anno fa, ma chi necessita oggi di ricovero"? "Sono pazienti che ovviamente necessitano di ricovero e di assistenza respiratoria a diversi livelli, tra questi ci sono pazienti vaccinati, pazienti non vaccinati, pazienti fragili e quindi pazienti in cui la vaccinazione in qualche modo non ha evitato il ricovero. Come invece succede nella gran parte delle persone che si avvantaggiano della vaccinazione, non entrando in ospedale, facendo la malattia blanda". "Termina lo stato di emergenza, cosa ci dobbiamo aspettare"? "Questo virus c'ha insegnato ad aspettarci sempre delle sorprese. Quindi, a livello teorico, è possibile immaginare anche varianti che abbiano un incremento di patogenicità. Però, ripeto, il virus oggi si trova di fronte una popolazione che una risposta una memoria immunologica anche magari parziale, ce l'ha". "È chiaro che la pandemia non finisce per decreto, il virus continua a circolare, anche perché ci sono ancora una grande quantità di persone che non sono vaccinate, l'allentamento delle misure favorirà ovviamente la trasmissione. Si spera ovviamente nella copertura vaccinale, che eviti il fatto che ci siano tante persone che hanno necessità di ricovero".