È molto importante mangiare bene, che non vuol dire dover spendere tanti soldi. Quello è un altro aspetto della gastronomia. Mangiare bene è più legato a un benessere nostro, personale, che non può essere omogeneo e non può essere uguale per tutti, perché ogni persona è diversa, ogni corpo recepisce in maniera diversa quello che mangiamo e quindi dovremmo essere in grado, ovviamente non è facile, non è sicuramente semplice, ma riuscire ad ascoltare quello che ti dice il corpo, quello che ti dice, che ti fa bene, quello che ti dice che ti fa stare bene e quello che invece magari a volte risulta inutile o eccessivo. Forse il consiglio più semplice e anche più facilmente, realizzabile o attuabile è quello di cercare di scegliere sempre prodotti di prossimità e quindi non andare troppo lontani nel reperire le materie prime e rispettare, anche se è sempre più difficile, comunque la stagionalità. Stagionalità è una cosa diciamo un po' d'antan, una cosa che magari uno non ci pensa ma ha il suo valore e ha un suo perché. Cercando di rispettare già queste due regole ecco che si eliminano gli eccessi e soprattutto le cose inutili. Variare in cucina è un po' l'elemento che viene scatenato dalla curiosità. Nel nostro mestiere la curiosità è fondamentale, un cuoco che non è curioso non è un cuoco. E quindi andare a variare, andare a ritrovare, a scoprire e cercare di allargare il più possibile il panel di ingredienti che uno ama, è la cosa più importante.