Per Alessandro Pasini, cremasco di 45 anni, l'ipotesi di reato è omicidio e distruzione di cadavere. E questo dice molto sull'idea degli inquirenti circa la fine che possa avere fatto Sabrina Beccalli, la trentanovenne di Crema scomparsa nel nulla, ormai da 5 giorni. Pasini, amico della donna, è da alcune ore gravemente indiziato, è lui l'uomo identificato alla guida della Panda rossa di Sabrina, auto poi ritrovata in fiamme dai Vigili del Fuoco nei campi della frazione di Vergonzana, nella notte tra sabato e domenica. Durante l'interrogatorio, l'uomo, con precedenti penali per droga, non ha fatto alcuna ammissione e si è avvalso della facoltà di non rispondere. Le ricerche continuano, 24 ore al giorno nei casali, nelle rogge e nei canali che solcano i campi attorno a Crema, anche con l'ausilio di droni, elicotteri e cani molecolari. I parenti di Sabrina stazionano, ormai da giorni, accanto al centro di coordinamento delle ricerche, allestito dai Vigili del Fuoco e dagli uomini della Protezione Civile, proprio accanto al seminario vescovile di Crema. Oggi è il quinto giorno, il cellulare ritrovato ieri, ma subito, dal primo giorno, non ha mai chiamato il bambino. Lei, se andava solo a far la spesa diceva: io vado a fare la spesa, torno dopo. La avvisava per qualsiasi cosa. No, non è viva. Sto realizzando, questa mattina ho realizzato tanto che lei tanto non c'è più.