I numeri del contagio nel nostro Paese. Noi ci aspettavamo che a un certo punto questi numeri calassero perché le prime misure che sono state adottate risalgono ormai a più di due mesi fa, e invece ci troviamo ancora ancora con numeri molto alti di casi di contagio, oltre ventimila nelle ultime ore. Purtroppo, mi faccia dire, è insopportabile anche quel numero che supera i 500 delle vittime nel nostro Paese in una giornata soltanto. Guardi, qualcosa comunque abbiamo imparato da queste misure, abbiamo imparato che le zone rosse in qualche modo funzionano. Non scordiamoci che la Lombardia viaggiava al ritmo di 10000 casi al giorno. Adesso sono stati ridotti a 1000, 2000 qualche volta, sempre numeri elevatissimi. Abbiamo imparato che le zone gialle funzionano meno bene, specialmente se poi la zona gialla applica delle misure di contenimento di sorveglianza sbagliate per esempio il Veneto, io penso che sia proprio da... Cosa è successo in Veneto professore, lei lo conosce bene il caso Veneto perché fu sua l'intuizione di tamponare tutti quanti all'inizio, mi faccia dire così per semplificare, e ora che sta succedendo? Sta succedendo che il Veneto è rimasta una zona gialla e penso che il fatto di essere una zona gialla è stata considerata una specie di premio, un lustrino con cui dimostrare che si era bravi. Sono state applicate misure di sorveglianza basate sui tamponi rapidi, che di fatto non sono adatti a questo scopo, hanno permesso che la maggior parte delle RSA del Veneto si infettassero perché è chiaro che se noi vogliamo proteggere una comunità vulnerabile come sono gli anziani, come sono i pazienti di un ospedale, non si possono usare i test rapidi che hanno una sensibilità del 30%, che significa che su 10 positivi ne mancano 3 per proteggere questa comunità perché una volta che una persona infetta entra dentro una strage.