Il metro che misura la profondità dell'acqua dell'invaso è impietoso e fa capire qual è la situazione nella Diga Fanaco a Castronovo di Sicilia. Un invaso che mediamente contiene 20 milioni di metri cubi d'acqua e dove, adesso, di acqua ce n'è poco più di un milione di metri cubi. L'impianto, gestito da Siciliacque, rifornisce oggi 15 comuni delle province di Agrigento e Caltanissetta. È quasi vuoto e sembra più un paesaggio desertico che il fondo di un lago. In questo momento io mi trovo in quello che dovrebbe essere il centro del Lago Fanaco. Qui ci dovrebbe essere dell'acqua e invece c'è soltanto della terra. Lì in fondo, invece, si vede la diga. L'acqua di questo invaso, al momento alimentato solo da una piccola sorgente, con questo volume potrà durare poco più di due mesi. "Ci troviamo al centro del Lago Fanaco, che forse è il maggiore dei laghi a scopo potabile della Sicilia, che si trova in una situazione di siccità piena. Oggi ha una capacità che non supera il 5% della capacità utile e raggiunge quasi il 7% della media mensile di aprile che solitamente è invasata all'interno. Come vedete passeggiamo all'interno del lago come se ci trovassimo in un campo di grano". "In realtà qui ci dovrebbero essere oltre 20 milioni di metri cubi d'acqua. Ben che vada ce ne sono un milione e 300mila?" "Si, sono rimasti un milione e 300mila metri cubi, che con l'attuale stato di utilizzo, rappresentano una sopravvivenza di poco più di 80 giorni". Trivellare alla ricerca di nuovi pozzi è per il momento l'unica soluzione per cercare di fronteggiare l'emergenza. Nel territorio di Prizzi sono già tre i nuovi pozzi realizzati da Siciliacque. "Questa è una trivella che con il metodo, diciamo, della rotopercussione sta effettuando l'ultimo dei fori che era previsto. Siamo arrivati già a 150 metri. La prossima settimana aspettiamo le tubazioni, le pompe e i gruppi elettrogeni e prevediamo di poter collegare alla rete acquedottistica che passa nelle vicinanze entro 25 giorni tutte e tre i pozzi". Il programma adesso è quello di trovare nuove fonti di approvvigionamento dal sottosuolo e nel minor tempo possibile.