Se l'ipotesi sarà confermata nell'aula di un tribunale di giustizia ad uccidere cinque persone nel cantiere dell'Esselunga in via Mariti a Firenze, è stato un errore di progettazione che ha interessato in modo particolare la trave TL309.2P. Secondo la Procura, che si è avvalsa di complesse attività investigative, sono stati calcolati in modo erroneo i carichi che la trave avrebbe dovuto sostenere nel relativo progetto di costruzione del supermercato. Il quantitativo di ferro previsto, la cosiddetta armatura, non poteva sostenere tutto quel peso. Tre sono gli indagati tre professionisti accusati a vario titolo di concorso in crollo di costruzioni e concorso in omicidio e lesioni colpose plurime, con le aggravanti della violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. Deciso anche il sequestro dello stabilimento dove è avvenuto il crollo, il 16 febbraio, del 2024, mentre veniva effettuato il getto della cappa collaborante sui tegoli del secondo impalcato si legge nel comunicato con la firma del Procuratore Spezia. Da qui come un domino nefasto, il crollo di altre cinque travi e dei tegoli che poggiavano su tali travi e infine il collasso dell'intero solaio del secondo impalcato e dei solai sottostanti. Il Gip ha disposto anche il sequestro preventivo di due aziende coinvolte, perché risulta un rischio concreto e attuale che tali società, ove lasciate libere di operare, possano creare ulteriori pericoli nell'esercizio dell'attività di costruzione. .