Crollo Marmolada, riscaldamento globale causa distaccamento

L'ultima parola sulla natura del distacco spetta ai rilievi glaciologici e geologici che sono già iniziati. Quel che è certo però, è che le montagne soffrono ogni anno di più, quest'anno in modo particolare. Il riscaldamento globale con l'aumento progressivo delle temperature, quei 10 gradi registrati in vetta oltre 3000 metri, in questi giorni sono la principale causa di fenomeni come quello avvenuto sulla Marmolada. Oggi un ghiacciaio sempre più sottile e fragile. "Dopo settimane e settimane di caldo con temperature straordinariamente sopra le medie normali, queste sono cose che purtroppo ci si deve aspettare, ancor di più in un'annata come questa che ha visto scarsissima neve invernale a proteggere i bacini glaciali nel corso dell'estate, chiaramente con il riscaldamento globale che procede a passi sempre più rapidi e che quindi destabilizza completamente la criosfera alpina" Poco meno di un mese fa si era verificato il crollo di alcuni seracchi sul versante svizzero del massiccio del Gran Combin, un fenomeno analogo a quello avvenuto sulla Marmolada dove ormai l'altitudine minima nella quale la temperatura raggiunge zero gradi, il cosi detto isoterma, si trova a circa 1000 metri più in alto rispetto alla vetta più elevata del ghiacciaio. "I ghiacciai alpini sono completamente in disequilibrio con il clima, fino a trent'anni fa, in cima alla Marmolada non pioveva quasi mai, quando arriva una perturbazione o un temporale, in cima alla Marmolada nevicava, adesso quando nevica, diventa quasi una rarità anche in cima alla Marmolada. Se dovessero registrarsi altre ondate di calore da qui a Settembre come questa più forte di questa meno intensa di questa, è chiaro che questi eventi potrebbero ripetersi". A scopo precauzionale, fino a quando non sarà accettata la natura del distacco i Comuni di Canazei e Rocca Pietore, hanno emanato ordinanze di divieto di accesso e percorrenza dell'area interessata dalla valanga.