Non si affitta agli sfollati di Scampia. I racconti che raccogliamo delineano storie di discriminazione in un momento di grande emergenza abitativa per gli abitanti delle Vele, dopo lo sgombero della Vela Celeste all'indomani del crollo della passerella costato la vita a tre persone, arrivano le ordinanze di sgombero a causa del degrado delle altre due rimaste in piedi, la gialla e la rossa. "Mi spiace ma siete degli sfollati di Scampia? Sì, signora mi dispiace ma non possiamo affittare le case. Noi, di questo sussidio, ma cosa ce ne facciamo senza una casa". A ricevere le prime comunicazioni, 52 famiglie; il contributo per trovare una nuova abitazione erogato ai cittadini sfollati e le rassicurazioni del comune fanno poca presa sui proprietari di appartamenti. Molti cittadini della Vela Celeste sgomberati più di un mese fa sono ancora senza casa. "Abbiamo tentato con i proprietari addirittura a dargli un anno affitto anticipato". Su tutto, l'amarezza di una lunghissima attesa anche ultradecennale delle più volte promesse nuove case popolari che dovranno sostituire Le Vele nel 2026 in base al programma Restart Scampia. Il presidente della municipalità fa un appello alla Curia. "Chiedo alla Curia e all'arcivescovo Don Mimmo Battaglia di fare di tutto per mettere a disposizione degli alloggi che potrebbero andare in fitto a queste persone sventurate".