Parte dall'Italia la rivoluzione nel trattamento del diabete, con una novità destinata a semplificare la vita di almeno 1.300.000 persone che convivono con iniezioni quotidiane. Il nostro è il primo Paese in Europa a rendere disponibile e rimborsabile con il sistema sanitario nazionale, l'insulina settimanale. Una sola puntura ogni sette giorni anziché una al giorno. Una possibile svolta per chi è già in cura, ma anche per chi dovesse iniziarla nei prossimi anni. Dopo l'approvazione da parte dell'Agenzia Italiana del Farmaco, la terapia settimanale è già a disposizione in diverse regioni. "Passare da 365 iniezioni di farmaco sottocutaneo a 52 significa diminuire la compliance, ridurre gli effetti collaterali, ridurre l'impatto ambientale. Andare incontro alle esigenze del cittadino. È in sintesi il raggiungimento di un risultato che ci racconta della innovazione che in Italia si riesce a fare e che produce buoni risultati". "In questo l'Italia sta dimostrando di essere un esempio nel mondo perché mette al centro la persona, il malato e tutto ciò che deve aiutarlo a farlo stare meglio". "L'Italia che diventa partner e amica dei cittadini e delle aziende, non più un Paese che sta lontano anni luce da chi ha bisogno, ma un Paese che accompagna le nuove generazioni e la ricerca scientifica e quindi il futuro". Ridurre il numero delle iniezioni di insulina basale da sette ad una a settimana, non solo migliora la qualità della vita, con ricadute positive sulla sfera personale, sociale e lavorativa, ma aiuta a potenziare l'aderenza terapeutica e anche un beneficio in termini di ridotto impatto ambientale. "L'Italia è il primo Paese in Europa a completare tutte le tappe del processo regolatorio e di accesso nazionale. E da italiano, non tanto da general manager di Novo Nordisk, ma da italiano, io ne vado molto orgoglioso e ringrazio tutti i nostri stakeholder". .