Una Milano improvvisamente al buio, dove tutto si ferma. È solo la simulazione di uno scenario spaventoso in caso di cyber-attacco. Minaccia all'ordine del giorno, che minano infrastrutture critiche e impianti industriali. Dati da proteggere da cryptolocker e software malevoli, come quelli che hanno attaccato le ferrovie italiane qualche settimana. "Domini sui quali oggi la sicurezza è basata, non sono più solo quelli tradizionali, aria, terra e mare, ma se ne sono aggiunti due: spazio e dimensione cyber. La dimensione cyber è molto, molto importante." Il petrolio della quarta rivoluzione industriale, sono proprio i dati. 1.500 allarme al giorno, 90.000 minacce al secondo, monitorate e gestite dalla Holding Leonardo, che a Genova e a Chieti sviluppa i sistemi di difesa informatica e che nel capoluogo ligure vede nascere la Cyber Security Academy di Leonardo, un nuovo fronte con un programma di formazione che vede già 15.000 iscritti. Nel 2021 si sono avuti più di 2.000 attacchi nel mondo: costo globale 6 trilioni di dollari. "Gli attacchi che si conoscono, sono quelli più tradizionali, quelli che vedono colpito il mondo IT, Information Technology, quindi stiamo parlando di sistemi finanziari per la gestione di sistemi informativi delle grandi aziende, ma sempre più spesso vediamo anche coinvolti i sistemi industriali, il cosiddetto mondo OT, Operation Technology. Cioè tutti quei sistemi che sono stati ideati, pensati e realizzati, spesso ahimé purtroppo, con tecnologie un po' datate, perché si immaginavano prima sicure, essendo isolate dalla rete e che invece scopriamo, purtroppo dopo che c'è stato il problema, che isolate dalla rete non lo sono più." Le minacce vanno dalla possibilità di alterare la riservatezza delle informazioni, fino alla possibilità di alterarne l'integrità o la disponibilità, ma spesso apriamo noi le porte ai pirati informatici. L'85% degli attacchi, quando va a buon fine, avviene per un errore umano.