Cyberbullismo, Moige: con lockdown i casi aumentano del 10%

02 feb 2023
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Internet, utilizzo del telefono, tecnologia digitale e prepotenze. Un legame sempre più pericoloso. In base ai dati dell'ultima indagine del Moige, in collaborazione con l'Istituto Piepoli, nel 2022 più della metà dei minori in Italia è stata vittima di soprusi. "La pandemia ci ha rivelato che negli ultimi anni c'è stato un incremento quasi del 10% dei casi di cyberbullismo, quindi c'è stato un effetto ahimè deleterio, dell'aver chiuso i nostri ragazzi in casa, nella loro cameretta, con il loro computer." Una realtà che va inserita in uno scenario più complesso. Intervistando 1.316 minori dai 6 ai 18 anni si riscontra che il 22% di questi supera le 5 ore al giorno connesso, il 63% si collega ad internet senza alcuna supervisione. Analizzando il tipo di prepotenze, oltre alle offese verbali che continuano ad essere predominanti, aumenta il numero di ragazzi che dichiarano di aver subito offese sul web. Ecco perché viene lanciata la settima edizione della campagna Giovani Ambasciatori per la Cittadinanza Digitale contro il cyberbullismo e il cyber risk, che coinvolge ogni anno migliaia di studenti, docenti e genitori. Serve più formazione e protezione dei minori, a partire proprio dai social. "Uno Stato, nessun poliziotto potrà sostituirsi a un'attività di controllo, di verifiche e di ascolto che i genitori e la scuola debbono e possono svolgere, poi servono regole, servono controlli, servono tecnologie per filtrare e per evitare che il male s'insinui insieme al sapere.".

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