Quando Goethe visitò questo piccolo centro arrampicato sulle montagne a quasi 1.000 metri di altezza nel cuore della Sicilia scrisse che sembrava una città presepe. E in questo primo fine settimana di gennaio Caltabellotta, uno dei borghi più antichi d'Italia, diventa davvero un presepe vivente. Le Grotte, che un tempo ospitavano le umili abitazioni contadine, si animano con i figuranti, settanta attori guidati dal regista Marco Savatteri e decine di residenti con abiti tradizionali e attrezzi originali a far rivivere gli antichi mestieri e gli usi e costumi di un tempo. L'atmosfera è di grande suggestione e con le rappresentazioni teatrali e la musica tra le stradine e i vicoli del paese sembra di essere tornati indietro nel tempo, nella Betlemme di duemila anni fa. Anche Erice celebra la natività mettendo in scena il presepe vivente tra le antiche mura del borgo medievale accogliendo i tanti turisti e visitatori in un'atmosfera natalizia che è omaggio alla tradizione popolare, tra le bancarelle dei mercatini su cui spiccano le creazioni degli artigiani, ceramiche, decorazioni, dolci siciliani. A pochi chilometri di distanza, a Valderice, si rinnova il rito della narrazione della Bibbia. Cinquanta figuranti in costume d'epoca danno vita a rappresentazioni cariche di suggestione nel parco di San Marco. Un percorso visivo e immersivo tra arte e fede, cultura e spettacolo, per esplorare in questa ventisettesima edizione il tema della speranza in sintonia con il Giubileo 2025.