Tra i vicoli e i cortili di Caltabellotta il tempo sembra essersi fermato e non si fa fatica ad immaginare la Betlemme di 2.000 fa. 60 figuranti mettono in scena il presepe vivente, alcuni dei protagonisti sono attori, altri sono abitanti del paese. In questo borgo che sembra un presepe tutto l’anno, arrampicato com’è sulla montagna che svetta a quasi mille metri d’altezza sulla valle del Belice, l’atmosfera della natività è carica di suggestione, nelle case contadine scavate nella roccia i figuranti sono impegnati nelle faccende domestiche, nelle botteghe si mostra al pubblico come si lavorava un tempo, utilizzando attrezzi e strumenti degli antichi mestieri. Fuori riecheggia la musica, tra gli artisti locali si mescolano attori e performer guidati dal regista Marco Savatteri ad animare il dedalo di stradine medioevali con spettacoli itineranti di teatro di strada. E mentre si ascoltano i canti e le novene della tradizione popolare si degustano i prodotti tipici che questa terra offre. Come a Caltabellotta, anche ad Erice gli spettacoli del Natale si concludono con il teatro e la musica tra le strade del borgo dei presepi illuminate a festa. Mentre tra le bancarelle dei mercatini natalizi e gli antichi presepi si aggirano le befane a distribuire dolci e doni. La festa e la preghiera insieme anche a Valderice, dove il presepe vivente è dedicato alla narrazione della Bibbia. 80 figuranti con i loro costumi d’epoca danno vita a rappresentazioni cariche di suggestione nel parco urbano di Misericordia. Tra arte, fede, spettacolo esplorano il tema della salvezza intesa come rinascita, riscatto, perdono.