"Allora, vorrei tornare da Cichetti, perché ci diceva l'assessore che probabilmente questa regione e i vostri prodotti sono in qualche modo tutelati dalla qualità. Per capire chi alla fine pagherà questi dazi, voi state già programmando o avete già programmato degli aumenti di prezzo negli Stati Uniti? Cioè, alla fine chi le pagherà queste tasse alla dogana? Questo sono i dazi". "Diceva bene l'assessore Bini...la filiera che si creerà sarà sicuramente una ripartizione dei costi tra i diversi soggetti che mediano questa vendita. Chiaro, noi vendiamo prodotti alimentari che hanno regole molto rigide, europee, e trovano regole altrettanto rigide negli Stati Uniti. Pensate che le aziende italiane per esportare negli States, soprattutto se sono aziende della carne come le nostre, hanno dei presidi che vengono verificati e iscritti in appositi registri sanitari americani. Quindi noi abbiamo i veterinari americani che ogni tot, ogni 2 anni circa, vengono e fanno degli audit nazionali per abilitare il sistema Italia all'export. Quindi questo dà il senso alla complessità del mercato: c'è il produttore, c'è l'importatore, c'è il distributore americano, ci sono i negozi e poi ci sono i consumatori. È evidente che se è un dazio che sta in una piccola percentuale, 10-15%, questo tipo di costo sicuramente sarà distribuito tra i vari soggetti e probabilmente sul mercato arriverà una piccola variazione di prezzo. Come diceva giustamente l'assessore, sono prodotti di alta qualità, sono prodotti che comunque vengono apprezzati non tanto perché sono convenienti sul mercato ma perché sono buoni e perché fanno bene o perché danno un senso anche di stile di vita, quindi ti approcci a questo tipo di acquisto in maniera differente". "Quindi possiamo escludere, per adesso, un impatto sui posti di lavoro in Italia, nel vostro caso?" "Nel nostro caso sì, direi di sì, anche perché siamo comunque diffusi: il prosciutto di San Daniele è esportato in 58 Paesi nel mondo. Gli Stati Uniti sono molto importanti, ci abbiamo lavorato molto, abbiamo progetti anche a breve per incrementare le esportazioni su quel Paese però, insomma, ci sono anche altri mercati su cui si può drenare quell'export". .