Dovrà essere la Corte di Giustizia europea ha stabilire se il decreto Cutro, voluto dal Governo e che prevede il pagamento di una cauzione da 5mila euro per evitare il trattenimento dei migranti nei CPR in attesa che venga vagliata la loro richiesta d'asilo, sia legittimo o meno. A stabilirlo sono state le sezioni unite civili della Cassazione, dopo che l'Avvocatura dello Stato aveva presentato un ricorso per conto del Ministero dell'Interno, contro le ordinanze emesse dai giudici del Tribunale di Catania che hanno ritenuto illegittimo il trattenimento di 10 migranti tunisini nel centro di accoglienza di Pozzallo. Dovrà essere la Corte UE a stabilire se il Governo italiano, con il decreto Cutro, sia in linea con le direttive europee. A emettere un'ordinanza di liberazione per i tunisini trattenuti nel CPR di Pozzallo era stata, per prima, la Giudice di Catania Iolanda Apostolico, finita nell'occhio del ciclone perché, da libera cittadina, aveva partecipato ad una manifestazione contro il trattenimento di un centinaio di migranti a bordo di una nave della Guardia Costiera attraccata al Porto di Catania. Un provvedimento che era stato preso dall'allora Ministro dell'Interno Matteo Salvini.