Dopo 10 mesi dal primo crollo nel cimitero monumentale di Poggioreale a Napoli, uno dei più importanti d'Europa, si sbriciola un'altra Congrega. E' l'edificio del Gesù Risorto, distante alcune centinaia di metri dal primo evento. Bare in bilico e salme esposte, anche in questo caso. Anche in questo caso è stata aperta un'inchiesta. Per fortuna non ci sono state vittime ne feriti. Dopo aver precauzionalmente chiuso di nuovo il cimitero si procederà ad allargare le verifiche anche ad altri edifici non prima di qualche giorno si inizieranno le operazioni di recupero dei corpi e resta da capire come, viste le proporzioni del crollo, e la posizione delle bare. Già il 5 gennaio scorso si erano sbriciolate altre tre Congreghe. La rabbia dei cittadini che intanto si sono riuniti in un comitato, e aspettano ancora la restituzione delle salme, monta. "Addirittura questo è il lato degli illustrissimi, nessuno lo sa, qui c'è la storia di Napoli doveva essere preservato e non l'hanno preservato qualcuno ci deve rispondere, siamo stanchi sono 9 mesi che li hanno lasciati a terra i miei sono marciti come sono marciti altri mille corpi. Non li avremo più?, ok non li avremo più, ma non deve più succedere questo, basta, devono fermare la metropolitana, la devono fermare". I parenti dei defunti puntano il dito contro la manutenzione del cimitero e i lavori della metropolitana. Tra le ipotesi dell'inchiesta aperta in seguito al primo crollo, anche se in questo caso i tecnici giudicano la zona lontana. L'Assessore con delega ai cimiteri Vincenzo Santagada spiega: "L'intervento verrà fatto nei prossimi giorni nel recupero qui delle bare, non ha nulla a che vedere con l'intervento di recupero delle salme delle 2 cappelle diciamo nella parte Sud del cimitero. In questo momento lo stato dell'arte stanno inserendo i micropali dove appoggeranno le gru il 26 ottobre, così mi è stato detto da Metropolitana Napoli e dal 26 ottobre in poi dal momento in cui verranno installate le gru dovrà cominciare il recupero dei resti delle salme".