La pistola d'ordinanza puntata contro la madre e la sorella della fidanzata, colpevoli di voler provare a interrompere l'ennesima lite di quel rapporto turbolento. Sarebbe questo lo scenario dietro al duplice omicidio di Cisterna di Latina. Tutto inizia qui, in questa villetta di campagna, nel tardo pomeriggio di martedi, quando Cristian Sodano, maresciallo della guardia di finanza di 27 anni, raggiunge la casa dove vive la famiglia della sua compagna. Scoppia un animato litigio tra i due. La madre di lei e la figlia più piccola provano a intervenire, ed è a quel punto che il militare estrae l'arma: partono alcuni colpi che lasciano a terra, senza vita le due donne. Hanno 46 e 19 anni. L'altra sorella, la sua ragazza, che di anni ne ha 22, riesce a fuggire da quella follia omicida chiudendosi in bagno. Rimane lì a lungo e poi scappa dileguandosi tra queste campagne. A quel punto il finanziere è già lontano. Per un po' si nasconde a casa di un parente, a Latina, ma a stretto giro viene rintracciato e fermato dagli agenti della squadra mobile. Un altro assurdo dramma della follia che ha sconvolto la comunità locale, già fortemente colpita da una tragedia molto simile: nel 2008, sempre a Cisterna, un appuntato dei carabinieri uccise le due figlie e tentò di ammazzare anche la moglie, dalla quale si stava separando, prima di togliersi la vita.