Dopo una quarantina di periti e consulenti già coinvolti in 18 anni di indagini e processi è di nuovo a loro e alla scienza che si torna a guardare per cercare risposte sull'omicidio di Chiara Poggi. Ritirati i reperti da analizzare, le fascette paradesive di 58 impronte, i tamponi salivari della vittima, un lembo del tappetino del bagno su cui l'assassino lasciò un'impronta di scarpa insanguinata e i rifiuti che erano stati sequestrati il 13 agosto 2007 in via Pascoli, i periti nominati dal gip di Pavia, la genetista Denise Albani e il dattiloscopista Domenico Marchigiani sono ora pronti ad avviare gli accertamenti irripetibili previsti nell'ambito dell'incidente probatorio. Negli uffici della Polizia scientifica della Questura di Milano, gli esperti del tribunale, alla presenza dei consulenti della famiglia Poggi, di quelli di Stasi e di Andrea Sempio, indagato nella nuova inchiesta della Procura di Pavia, dovranno per prima cosa verificare lo stato di conservazione del materiale che gli è stato consegnato in buste e scatole sigillati nei giorni scorsi e che in gran parte era stato scartato in passato perché ritenuto inutile o inutilizzabile. Poi verrà definita una sorta di tabella di marcia su come procedere se iniziare dall'analisi delle fascette paradesive, tra cui l'impronta numero 10 sporca di sangue e rinvenuta nella parte interna della porta d'ingresso della villetta di via Pascoli, finora non attribuita e dalla quale investigatori e inquirenti sperano di poter estrapolare materiale genetico, oppure se iniziare dal DNA. Sfumata l'ipotesi di riuscire a trovare il pezzo d'intonaco su cui è impressa l'impronta numero 33 attribuita ora a Sempio dalla Procura. L'attenzione resta tutta puntata sul DNA rinvenuto sulle unghie di Chiara, un tempo valutato come non comparabile e ora invece, secondo l'accusa e secondo la difesa di Stasi, sovrapponibile a quello di Andrea Sempio. Proprio sulla comparabilità e attendibilità di quel DNA dovranno ora esprimersi i periti del gip. Un punto fermo questo da cui in qualche modo dipenderà il destino dell'intera indagine. .